martedì 16 marzo 2021

Come installare Unity Desktop su Ubuntu 20.04 LTS

 

Come installare Unity Desktop su Ubuntu 20.04 LTS

Apri una finestra di terminale (CTRL-ALT-T) ed esegui i seguenti comandi per installare Unity 7 desktop dal repository software di default.

sudo apt update

sudo apt install ubuntu-unity-desktop

Questo secondo comando installare numerosi pacchetti. Confermare e proseguire.

 

Durante l'installazione ti sarà chiesto di scegliere un gestore del video (display manager). Puoi scegliere il gestore lightdm , che ti darà la schermata di login di Unity. gdm è il gestore di default di GNOME.


Se Ubuntu 20.04 è stato installato come upgrade da Ubuntu 19.10 o Ubuntu 18.04, è possibile che non ti sia stata chiesta la scelta del gestore di cui sopra. In questo caso è necessario ripristinare la schermata di login di Unity con il seguente comando:

sudo dpkg-reconfigure lightdm

Una volta che l'installazione è completata, riavvia il tuo PC Ubuntu 20.04.

sudo shutdown -r now

Adesso sarà la schermata di login di Unity a darti il benvenuto! Che bella sensazione riaverti qui!


L'ambiente grafico di default adesso è Unity. Se lo desideri, puoi cliccare l'icona di Ubuntu e scegliere un ambiente grafico diverso.


Ed ecco qui il buon vecchio desktop Unity.


Questo articolo è un adattamento di un articolo pubblicato su www.linuxbabe.com

martedì 9 febbraio 2021

Ubuntu - Anteprima dei file RAW di Canon, Minolta, Nikon, Pentax, Panasonic, Samsung e Olympus

Nautilus su Ubuntu 20.04LTS (ma anche versioni precedenti) non visualizza l'anteprima dei file immagine RAW - come i .cr2 di Canon, i .mrw di Minolta, e quelli di altre marche di fotocamere.

Anziché l'anteprima dell'immagine viene visualizzata l'icona standard dei documenti generici, mentre aprendo il file con Shotwell, l'immagine viene visualizzata normalmente. Questo accade indipendentemente dalle impostazioni che sono memorizzate nelle preferenze di Nautilus.

Il problema risiede nella mancanza delle direttive MimeType relative ai quei tipi specifici di file immagine.

Per poter visualizzare le anteprime di questi file RAW, è necessaria una semplice modifica ad un file di sistema.

Soluzione

Aprire una finestra terminale tramite la combinazione di tasti CTRL-ALT-T e dare il seguente comando per modificare il file di sistema contenente le direttive MimeType.

Poiché il comando viene eseguito come super-user, sarà richiesta la password di root

sudo nano /usr/share/thumbnailers/gdk-pixbuf-thumbnailer.thumbnailer

Individuare le riga che inizia con MimeType= (dovrebbe essere la terza riga) e accodare la seguente stringa. Deve essere tutto su una riga unica, senza andare a capo:
;image/x-canon-cr2;image/x-canon-crw;image/x-minolta-mrw;image/x-nikon-nef;image/x-pentax-pef;image/x-panasonic-raw2;image/x-samsung-srw;image/x-olympus-orf;

Salvare le modifiche (CTRL-O) e uscire dall'editore (CTRL-X)

Le anteprime dei file immagine RAW di Canon, Minolta, Nikon, Pentax, Panasonic, Samsung e Olympus dovrebbero adesso essere visualizzate da Nautilus.

Se ancora Nautilus non visualizza le anteprime di questi file, probabilmente è dovuto alla dimensione dei file stessi. In questo caso, aprite le preferenze di Nautilus (cliccate sull'icona dell'hamburger e poi Preferenze) e cliccate la linguetta Ricerca e anteprima; nella sezione Provini e miniature accertatevi che sia selezionata la voce "File solo su questo computer" o "Tutti i file" e che il valore della casella "Solo per i file più piccoli di:" contenga un numero di MB maggiore delle dimensioni dei vostri file raw.


 

mercoledì 18 settembre 2019

Come installare ImageMagick su Ubuntu 16.04-18.04LTS

Ubuntu 18.04LTS (ma anche 16.04LTS) non contiene il pacchetto grafico imageMagick, strumento fondamentale per coloro che devono gestire ed elaborare immagini in ambiente Linux.

Ovviamente è possibile installare imageMagick seguendo pochi semplici comandi da terminale. Il tempo di elaborazione per alcuni step può essere anche di alcuni minuti, a seconda della potenza del computer sul quale lo state installando.


Passo 1 – Prerequisiti


Per installare ImageMagick e l'estensione Imagick PHP è innanzitutto necessario installare i pacchetti obbligatori necessari:

sudo apt install php php-common gcc

Passo 2 – Installare ImageMagick


Dopo aver installato i pacchetti obbligatori, utilizziamo il seguente comando per installare ImageMagick. Il pacchetto ImageMagick è disponibile nei repositories apt.
sudo apt install imagemagick

Passo 3 – Installare l'estensione imagick PHP

A questo punto abbiamo installato il pacchetto  ImageMagick nel nostro sistema. Dobbiamo adesso installare l'estensione Imagick PHP, che ci permetterà di usare ImageMagick tramite il codice PHP.
sudo apt install php-imagick
A seconda delle diverse versioni di PHP sarà necessario installare la versione specifica di Imagick, come php7.1-imagick o php7.3-imagick ecc.

Passo 4 – Riavvio di Apache e verifica

Dopo aver completato i passi indicati, dobbiamo riavviare il servizio Apache in modo da abilitare le estensioni PHP. Il comando da usare è il seguente:
sudo systemctl restart apache2
Adesso verifichiano che il modulo sia correttamente abilitato:
php -m | grep imagick

imagick
Buon divertimento!

Come abilitare l'interfaccia Ethernet su Ubuntu Desktop

Può accadere che installando Ubuntu 18.04LTS su un PC Dell (o magari anche di altre marche) non si abbia il riconoscimento delle funzionalità di rete.

In pratica, la scheda Ethernet non viene riconosciuta sebbene sia regolarmente presente nel PC.

Vediamo come abilitare l'interfaccia Ethernet su Ubuntu Desktop (la versione Server utilizza un sistema diverso)


Passo 1 – Verifica della scheda

Per abilitare la scheda di interfaccia è innanzitutto necessario recuperare l'identificativo usato dal S.O. per riferirsi alla scheda stessa. Con il seguente comando si ottengono le informazioni relative alle connessioni di rete:
sudo lshw -C network
Il risultato di questo comando restituirà qualcosa di simile a:
~$ sudo lshw -C network 
*-network                 
   description: Wireless interface
   product: Wireless 8265 / 8275
   vendor: Intel Corporation
   physical id: 0
   bus info: pci@0000:01:00.0
   logical name: wlp1s0
   version: 78
   serial: 00:28:f8:f8:80:b8
   width: 64 bits
   clock: 33MHz
   capabilities: bus_master cap_list ethernet physical wireless
   configuration: broadcast=yes driver=iwlwifi driverversion=4.15.0- 
22-generic firmware=34.0.1 ip=10.4.26.243 latency=0 link=yes multicast=yes wireless=IEEE 802.11
   resources: irq:144 memory:dc100000-dc101fff
*-network DISABLED
   description: Ethernet interface
   physical id: 2
   logical name: enx3c18a070d46d
   serial: 3c:18:a0:70:d4:6d
   size: 1Gbit/s
   capacity: 1Gbit/s
   capabilities: ethernet physical tp mii 10bt 10bt-fd 100bt 100bt-fd 1000bt 1000bt-fd autonegotiation
   configuration: autonegotiation=on broadcast=yes driver=r8152 driverversion=v1.09.9 duplex=full link=no multicast=yes port=MII speed=1Gbit/s
Passo 2 – Abilitare l'interfaccia

Nell'esempio sopra riportato, dove vediamo due possibili connessioni di rete (ovvero quella wireless e quella via cavo), ci interessa il valore del campo "logical name", perché è il riferimento che dovremo riportare nel file di configurazione. Nel nostro caso è "enx3c18a070d46d"

Per fare questo, procedere modificando il file /etc/network/interfaces :
sudo nano /etc/network/interface
che probabilmente risulterà simile a:
# interfaces(5) file used by ifup(8) and ifdown(8)
auto lo
iface lo inet loopback
Per abilitare la connessione con IP statico, modifichiamo il file come nel seguente esempio (ovviamente i valori vanno modificati a seconda della configurazione della vostra rete)
# interfaces(5) file used by ifup(8) and ifdown(8)
auto lo
iface lo inet loopback

auto enx3c18a070d46d
iface enx3c18a070d46d inet static
		address 192.168.1.83
		netmask 255.255.255.0
		gateway 192.168.1.1
		dns-nameservers 8.8.8.8 8.8.4.4
		 
Per abilitare la connessione con IP dinamico, in presenza di un servizio DHCP attivo, modifichiamo il file come segue:
# interfaces(5) file used by ifup(8) and ifdown(8)
auto lo
iface lo inet loopback

auto enx3c18a070d46d
iface enx3c18a070d46d inet dhcp
		 

mercoledì 26 ottobre 2016

Olio di palma



Sono sempre più numerose le occasioni che mi fanno capire quanto i signori della comunicazione ci ritengano, a ragione, facilmente influenzabili. Sanno che con la loro attività possono pilotare una buona parte dell'opinione pubblica. Lo dico con paura e rammarico perché ogni volta che ciò accade significa che viene persa una occasione per mettere in uso il buon senso.

Uno dei casi più clamorosi di connubio tra mass media e politica fu in occasione del referendum sull'energia nucleare. Non è mia intenzione giudicare il risultato di quel referendum, ma è certo che la sua proclamazione a così breve tempo dall'incidente alla centrale di Caorso, unita ad un battage mediatico senza precedenti, incise pesantemente sugli esiti del consulto.

Lo stesso potremmo dire del martellamento mediatico del 2008. Dopo che la notizia della bancarotta Lehman Brothers arrivò da noi, non passò giorno senza che i giornali e le emittenti buttassero una buona dose di benzina sul fuoco spettrale di una crisi. Probabilmente sarebbe stata una crisi finanziaria limitata agli Stati Uniti che, in tempo di poco, si sarebbero rimessi in piedi. Invece no. I nostri mass media hanno ogni giorno seminato una paura ingiustificata nei risparmiatori paventando una crisi che non era nostra. I risparmiatori hanno iniziato a seguire i loro timori e poi venduto i titoli azionari, la borsa è andata giù, la gente ha smesso di spendere per paura della crisi, e la crisi è poi arrivata davvero, creata soltanto dalla paura che arrivasse.

E' dunque questo un aspetto che non dobbiamo sottovalutare. Se è vero che il web fornisce a chiunque la possibilità di esprimere le proprie opinioni grazie ai social network e hai blog (come questo), è anche vero che il Quinto Potere è più che mai attivo e molto più influente sulla massa delle persone. Sono due aspetti posti su fronti opposti. Il primo ci da voce (per chi ci vuol ascoltare), il secondo si fa ascoltare (anche da chi non vuole...).

Vediamo quanto può essere importante ed influente la pubblicità in TV. Importante perché ci comunica la disponibilità di nuovi prodotti, di nuove tecniche, di nuove offerte... Influente perché ci sono persone che vanno ad acquistare un certo prodotto solo per averlo visto in televisione". E qui si sprecano i colori dei panni lavati, le voci suadenti dei profumi (ma perché un profumo italiano, proposto su una emittente italiana, trasmesso in Italia, deve sempre essere reclamizzato da voci cavernose, in inglese o francese?!). Non pensiate che siano casi rari. La televisione è dei mezzi più importanti per farci sentire indispensabile il bisogno di cose inutili.

L'impatto mediatico della televisione è impressionante. Quante volte ci dicono che un fatto è vero perché l'hanno sentito in tv... La televisione entra nelle nostre case di prepotenza, obbligatoriamente. Non a caso abbiamo il canone obbligatorio (di fatto) nella bolletta della energia elettrica. Dunque, proprio per la influenza paurosa (e pericolosa) che questo mezzo ha verso tutti noi, occorrerebbe attuare una particolare attenzione su ciò che viene trasmesso. Non sto parlando di censura, per carità, ma di un minimo controllo su una eventuale assenza di buon senso da parte degli inserzionisti.

Oggi stiamo vedendo in tv una serie di spot pubblicitari che sono stati modificati rispetto a alcuni mesi fa. Non sono grandi variazioni. Lo spot è sostanzialmente lo stesso, MA nei fotogrammi appare un fumetto "senza olio di palma".

E qui inizia la mia scarsa considerazione sul libero arbitrio degli italiani. Se il reparto marketing dell'industria dolciaria, per adesso limitata ai prodotti da forno, manda un messaggio di questo genere significa che ritiene importante far intendere agli Italiani che l'olio di palma è pericoloso per la salute MA il loro prodotto è "sano" perché non lo contiene.

Peccato che questa "pericolosità" sia vera anche se vengono usate altre materie grasse, come l'olio di semi di girasole, o di arachidi, o la margarina, o il burro. Il pericolo, infatti, non riguarda il tipo di materia bensì il suo corretto utilizzo.

Invece negli ultimi mesi stiamo assistendo ad una vera e propria crociata contro l'olio di palma. Come avrebbe detto Giulio Andreotti, a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. E allora viene il dubbio che ci sia una lobby interessata a screditare questo prodotto a vantaggio di altre materie. O forse è una lotta cieca contro qualche multinazionale alimentare...

Resta il fatto che, per quanto riguarda l'olio di palma, viene indirettamente pubblicizzata una falsità, spacciandola per notizia medica, salutista, etnica, o scandalistica, a seconda di chi la propaga.

Ma si sa, fa più notizia uno scandalo (vero o falso che sia) che una smentita. Una situazione di prospettato pericolo ha sempre una eco notevole, ed è giusto che sia così, purché sia un reale pericolo, e che vengano anche esposti i dettagli di quanto si afferma.

Informatevi e... meditate gente, meditate.

giovedì 29 settembre 2016

Ho contato...

“Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.

Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai…”

MARIO ANDRADE

martedì 30 agosto 2016

Social language e civiltà

Sui social network, come Facebook o Twitter, si possono leggere notizie, commenti, polemiche, sentenze, e quant'altro. Abbiamo a disposizione una ampia gamma di pubblico: autori, commentatori, gente tranquilla, ma anche no...
Basta scorrere i commenti di un post che abbia un argomento appena controverso per trovarsi coinvolti in una marea di commenti via via sempre più accesi.

Si tratta di un comportamento normale e democratico: ognuno esercita il proprio diritto di dire la sua. Il problema è che molti utenti dei social network ritengono di esercitare un loro dovere anziché un diritto. Perciò si sentono in dovere (o in qualche modo autorizzati) di usare il turpiloquio e di offendere chiunque la pensi diversamente da loro.

È un esercito in costante allerta, pronto alla reazione immediata verso tutto ciò che appare loro un ostacolo al loro pensiero.

In questa categoria di "combattenti" possiamo facilmente trovare un campionario alquanto vasto di ignoranti. Mi riferisco soltanto a ciò che è scritto, non al suo significato. Errori di ortografia e sintassi se ne trovano a vagonate, così come ci sono coloro che scrivono in modalità SMS. Ovviamente l'unione delle due caratteristiche provoca la disperazione di chi cerca di usare la lingua italiana per come è stata insegnata a scuola...

Ecco che si leggono frasi piene di nn k xké e schifezze simili. E poi utenti che insultano altri utenti, utenti che approfittano della situazione per andare fuori tema, altri che pubblicano post pubblicitari, e così via.

L'anonimato garantito da queste piattaforme sociali non frena il fenomeno e, anzi, stimola nuove tecniche guerrafondaie, in un crescendo di offese che, alla fine, costringono all'abbandono il malcapitato di turno che aveva commentato educatamente e civilmente il post originale.

E qui si entra in un discorso molto più ampio (quello del senso civico) che avremo modo di affrontare con ben altri esempi.



Aggiornamento: Bellissimo articolo di Andrea Scanzi sull'argomento, con tanto di glossario e definizioni ad hoc...